di Aurora Giuffrè
Il 2 febbraio 2025, a Los Angeles, si è tenuta la 67esima edizione della più grande cerimonia di premiazione musicale al mondo: i Grammy Awards.
Tra i candidati, artisti di grande rilievo, i quali, dal settembre 2023 all’agosto 2024 hanno pubblicato interessanti progetti. Alcuni più di altri.
Come sempre, la cerimonia è caratterizzata da diverse esibizioni; quest’anno la performance di spicco è stata il tributo a Quincy Jones, venuto a mancare lo scorso novembre, che vede protagonisti grandi nomi quali Stevie Wonder, Janelle Monàe e Herbie Hancock.
Il più premiato è stato il rapper Kendrick Lamar, che grazie al singolo “Not Like Us”, si è aggiudicato in ordine: Registrazione dell’anno; Canzone dell’anno; Miglior videoclip; Miglior interpretazione rap e Miglior canzone rap. Si tratta di un pezzo scomodo per la vittoria, in primis perché si è tenuto in considerazione il successo mediatico rispetto alla qualità, poi, il brano è nato da una diatriba con il rapper canadese Drake, e dare riconoscimenti a delle diss track non premia interamente il valore dell’arte, si tratta comunque di un brano di ottima qualità.
E invece la talentuosa Beyoncé ad aver vinto per l’Album dell’anno con il disco in stile country “Cowboy Carter”, che le è valso anche il premio Miglior album country. Con 32 premi su 88 candidature è l’artista con il maggior numero di Grammy ottenuti.
Tra i candidati per il Miglior artista esordiente troviamo Sabrina Carpenter, nuova diva del dance-pop, dalle melodie orecchiabili, la voce sensuale e i testi irriverenti. Carpenter ha recitato da ragazzina in alcune serie tv Disney, e adesso si è staccata completamente dall’adolescente che era con il divertente album “Short’n Sweet”. Poi c’è Raye, artista dalle grandi abilità canore, sulle orme di Amy Winehouse ha ripresentato l’R&B in una chiave moderna e innovativa. Non importa se non ha vinto, nel 2024 si è aggiudicata 6 BRIT Awards superando i Blur, Harry Styles e Adele. La vittoria è andata però alla sgargiante Chappell Roan, abile pianista e performer, che è diventata simbolo della libertà e dell’orgoglio LGBTQ+ con i suoi brani che spaziano dalle ballate a movimentate melodie dance pop. È un momento d’oro per la carriera di Chappell Roan, ed è stato giusto coronarlo con un Grammy.
La categoria Miglior album rap è stata vinta dall’artista Doechii con “Alligator Bites Never Heal”. Commossa, l’artista sul palco ha dichiarato “Questa categoria è stata introdotta nel 1989, e due donne hanno vinto. Tre donne hanno vinto! Lauryn Hill, Cardi B, e Doechii!”
Questo evento è testimonianza di un genere che si sta aprendo sempre di più al mondo femminile, Doechii ha aperto un piccolo spazio nella musica rap per le donne, con il brano “Denial Is a River” presente nell’album citato: parla delle sue esperienze come donna nella sua nuova realtà di fama, e lo fa in un modo totalmente nuovo! Speriamo che questa evoluzione rimanga in corso, e di vedere sempre più donne vincere in spazi prettamente maschili.