I MALANNI
DEL RE SOLE
Re Luigi XIV di Francia esclamava “Lo stato sono io!” tra un colpo di tosse e l’altro. Ebbene ciò rappresentava perfettamente lo Stato: splendido e in tiro, ma malaticcio. Qualunque cosa lo riguardasse era politica. Persino la sua sveglia. Immaginiamoci le chiacchiere a corte per ogni raffreddore...
Fu un re cagionevole di salute, che perlopiù sopravvisse, ma la sua lotta alla sopravvivenza non ha inizio con una malattia, bensì con un quasi-annegamento, all’età di cinque anni. A questa prima sventura seguì il vaiolo a nove anni, da cui guarì inaspettatamente. In adolescenza: allergie e un tumore al capezzolo da cui riuscì a guarire; gonorrea, che si ripresentò diverse volte nel corso della sua vita; una febbre tifoide per la quale perse tutti i capelli, e poi scarlattina.
Napoleone disse “Il sole non ha macchie?”. Parlando di lui, di macchie ne aveva sicuramente, perché patì anche il morbillo. A seguire: attacchi epilettici; dissenteria; problemi dentali che lo portarono ad essere completamente sdentato alla soglia dei cinquant’anni in seguito alle operazioni di rimozione. Ebbe una fistola e successivamente soffrì di malaria e di gotta e chissà cos’altro.
Morì per una gangrena non curata.
Non dobbiamo stupirci delle sue condizioni di salute, si dice (e probabilmente è vero), che egli si fosse lavato due volte in tutta la sua vita, come voleva la moda del momento. E poi, immaginatevi diventare re a solo cinque anni di età: tra mille cose da fare e gestire, è chiaro non si possa essere il volto della salute.
Sappiamo per certo che la salute del Re Sole, nonostante il nome, non fu costellata da luce di nessun genere. Ma nessun problema, ci pensava Versailles a luccicare per tutti!