DRACULA
Luca Carpani
Come avete passato la quarantena? Scommetto avrete guardato la tv, giocato ai videogiochi, quelli dell'artistico magari avranno disegnato di più e quelli del musicale si saranno esercitati un po' a suonare... e forse qualcuno avrà letto qualcosa. Un tempo si leggevano moltissimi libri, ma oggi, in questo mondo superveloce, chi ha ancora voglia di leggere un polveroso tomo di chissà quante pagine, decisamente più pesante dello smartphone? Forunatamente, però, sul fronte intrattenimento-istruzione esiste la rivista Topolino, che da quasi novant'anni diletta grandi e piccini con le sue storie, e che da settantadue a questa parte, propone le cosiddette Grandi Parodie Disney, in cui vengono reinterpretati classici televisivi, cinematografici, teatrali e soprattutto letterari di tutto il mondo. E, da appassionato collezionista quale sono, questo Natale ho ricevuto proprio il volume DRACULA di Bram Topker, che fa naturalmente il verso alla pietra miliare della letteratura gotica firmata da Bram Stoker. La storia colpisce immediatamente, dal titolo fino all'ultima vignetta, per le tavole estremamente elaborate e i colori cupi che guardano direttamente alle locandine dei film horror anni '50 e '60 che rendono magistralmente il senso di angoscia che si distacca drasticamente dai soliti colori accesi e rassicuranti delle storie del settimanale. Ma nonostante l'atmosfera tetra, l'avventura riesce ad essere molto poco spaventosa e molto spassosa, grazie ai geniali scambi di battute tra i personaggi Disney che interpretano i protagonisti (ed il grande antagonista) del romanzo.
La storia infatti, narrata attraverso didascalie sottoforma di romanzo epistolare, che accompagnano le vignette, segue le vicende di Jonathan Topker (parodia dell'omonimo Harker), interpretato da Topolino, giovane avvocato londinese mandato a curare l'acquisto di alcuni terreni nella contea inglese di CartaDaFax (già i nomi fanno sbellicare) ad opera del Conte Dracula, noto come Vlad III di... Malacchia Nera. È infatti lo storico avversario del Topo a vestire i panni (e l'ingombrante parruccone) del temibile vampiro, dotato di poteri come trasformarsi a piacimento in lupo, pipistrello o struzzo, e che si nutre di rosse, sanguigne… barbabietole!
Gli autori hanno infatti saputo interpretare straordinariamente bene i temi macabri dell'opera stokeriana in leggere gag, come la drammatica scena della sepoltura del cadavere di Lucy, vittima del vampiro, che diventa il seppellimento di Clarabella, da Dracula trasformata in barbabietola.
Insomma, in una settantina di pagine troverete il resoconto quasi fedele di tutto il romanzo in chiave spassosissima soprattutto per l'autoironia che gli autori non risparmiano, per esempio, alle spropositate orecchie di Minnie e Topolino, o alle maniere “da mucca” di Clarabella. Leggero, ma al contempo spettacolare per la teatralità delle magnifiche tavole. Tanto che, casomai v'interessasse, gli stessi fumettisti hanno poi realizzato anche le parodie horror de “Lo strano caso del dottor Ratkyll e di Donald Hyde”, con la doppia interpretazione dello scienziato Topolino e del pigro e rissoso Paperino e “DUCKENSTEIN di Mary Shelduck”, che riprende da Dracula l'usanza di parodizzare anche il nome dell'autrice... ma purtroppo non riesce a riprendere i toni drammatici delle prime due opere, risultando una storia a fumetti quasi “normale”, mediocre, non una parodia ben riuscita come sono, invece, Dracula o Ratkill & Hyde, che consiglio a tutti gli appassionati di fumetti, o ai semplici curiosi.