domenica 16 gennaio 2022

CORNER LETTERARIO

 

TETTAGNA
di Patrizia de Luca


a cura di Emma Siciliano

Le donne di Tettagna conservano da innumerevoli generazioni un misterioso dono. Nel loro cuore viene custodito il potere decisionale di vita o di morte degli uomini a cui mostrano il loro seno nudo. Se essi “cadono” dal cuore di una donna di Tettagna il loro destino è la morte “pazza”. A Tettiano, paesino ai piedi della collina di Tettagna, nascono solo femmine. Ogni donna può avere solo una figlia. Da quando hanno le prime mestruazioni, il loro seno diventa un’arma letale. Quindi sin dalla giovane età le ragazze devono fare particolare attenzione, perché le insidie e i pericoli del loro potenziale non solo si ritorcono contro gli uomini, ma anche verso di loro…

Tra queste la protagonista del romanzo, Assunta, che ci porta con lei per ripercorrere tutta la sua vita. Il suo primo ricordo risale a quando era molto piccola: camminava su Tettagna con Ziella, la donna con cui aveva vissuto sin da quando sua madre “biologica” era morta in un incidente con suo padre. Dal primo momento capiamo che Assunta si sente intrappolata dalle regole che Ziella le impone. Per tutta la sua vita aveva sempre cercato di proteggere la “figlioletta”, ma Assunta, ribellandosi di continuo, capirà solo alla fine quanto la tutrice le volesse bene, quanto si era sbagliata a non seguire i suoi consigli. Incontriamo anche Filomena, migliore amica di Assunta sin dall’infanzia. Tra loro c’è un rapporto particolare costituito da affetto e solidarietà, ma anche pieno di gelosie bambinesche.

Le donne hanno nel loro corpo un potere letale. Per la prima volta sono i maschi a rischiare la vita. Nonostante questa ci sembri una società matriarcale, le femmine sono sempre costrette a resistere ai maltrattamenti che troppo spesso vengono loro inflitti dai mariti. Grazie alle erbe che Ziella coglie su Tettagna le donne riescono a prolungare l’innamoramento nei confronti dei loro mariti. Secondo me infatti il potere di Tettagna è più che altro una maledizione, se non vuoi avere la morte di una persona sulla coscienza, devi astenerti dalla passione, non puoi disporre del tuo corpo come desideri. Quindi si è costretti a incassare e soffrire gelosia, tradimenti e maltrattamenti. Per questo credo che la dinamica sia estremamente interessante: i ruoli quasi si ribaltano, ma le donne decidono di non abusare del loro potere, come credo giusto; sono costrette a dolorosi sacrifici. In effetti però l’ultima parola è sempre la loro.

Tra momenti di spensieratezza e momenti dolorosi, ci tuffiamo in una società nuova e mai vista. Il linguaggio dialettale e la narrazione interna in prima persona, permettono di vivere le vicende sulla nostra pelle. L’atmosfera generale è quella quasi calda e confortante del ricordo. La natura di questa memoria è però schietta, senza troppi fronzoli e saldamente ancorata alla realtà, sempre più complessa di quel che sembra. Un romanzo breve capace di catturare il lettore grazie ad una scrittura è scorrevole e diretta, riesce perfettamente a dipingere nella nostra testa il mondo affascinante e allo stesso tempo semplice di cui Patrizia de Luca ci parla. Tettagna è il suo romanzo d’esordio, ha riscosso un distinto successo tra i lettori, e secondo me è un’ottima storia per cominciare a leggere. E’ sincera e forte, emozionante e potente.

Vi consiglio di leggere Tettagna per i motivi già enunciati e anche per le genuine storie di amicizia e solidarietà femminile, che sono il cuore pulsante del romanzo. Tutte insieme le donne tettianesi nascondono un segreto, lo mantengono vivo insieme alle ancestrali tradizioni che rendono così affascinante la storia di Assunta. Inoltre grazie a Tettagna sono riuscita a uscire da un terribile blocco del lettore, quindi, se vi trovate nella stessa situazione, ve lo raccomando caldamente.

Buona lettura!