domenica 16 gennaio 2022

GIUSEPPE VERDI: IL NABUCCO

Tanti auguri per la tua morte!

di Chiara Messi

Il 27 Gennaio si avvicina e con lui anche il 121esimo anniversario dalla morte di uno dei più grandi compositori italiani nella storia della musica. Conoscete tutti questo personaggio, vero? Per chi non sa chi sia, vi accenno brevemente qualcosa. Verdi è uno dei maggiori operisti dell’Ottocento che rivoluzionò gli elementi romantici presenti nelle sue opere proponendo un aspetto patriottico in molte sue composizioni. Ricordiamo la cosiddetta “triade verdiana”, ovvero il Rigoletto, la Traviata e il Trovatore, l’Aida e il Nabucco. Ma non sono certo qui per annoiarvi raccontandovi la sua biografia; vorrei piuttosto soffermarmi sull’ultima opera citata: il Nabucco, di cui fa parte una delle arie più famose al mondo, il “Va’ Pensiero”.


Ma andiamo con ordine, e partiamo dalla trama. Il titolo si riferisce a Nabucodonosor, re di Babilonia, e racconta della prigionia degli Ebrei dopo essere stati assediati dai Babilonesi. L’opera è divisa in quattro parti.


Nella prima, il popolo ebreo lamenta la sua triste sorte a causa dell’invasione babilonese. Il profeta Zaccaria cerca di confortare la sua gente, presentando un prezioso ostaggio, ossia Fenena la figlia di Nabucco, e la affida ad Ismaele, nipote del re di Gerusalemme. I due giovani, però, sono innamorati e cercano di fuggire insieme aiutati da Abigaille, sorella della ragazza. Quando l’esercito babilonese irrompe nella città, Zaccaria minaccia di uccidere Fenena, ma Ismaele la salva consegnandola al padre, che scatena la sua ira incendiando il tempio.

Nella seconda parte, invece, Abigaille scopre di non essere la vera figlia di Nabucco, ma una schiava, così, accecata dalla rabbia, detronizza Fenena divenuta nel frattempo reggente del padre, il quale viene prima dato per morto in guerra, per poi ritornare e maledire il Dio ebreo; a questo punto un fulmine lo colpisce e lui diventa folle. Abigaille sfrutta la situazione per proclamarsi regina.

Il terzo atto si apre con la ragazza seduta sul trono mentre condanna a morte gli Ebrei, e con loro anche Fenena. Ѐ in questa parte che ci viene presentato il “Va’ Pensiero”, cantato dal popolo ebreo presso il fiume Eufrate mentre rimpiangono la loro patria. La cosa interessante, però, è il parallelismo con il periodo storico di Verdi, perché proprio in quegli anni il nostro Paese era assediato dagli Austriaci e gli Italiani presero quest’aria facendola loro. Divenne un vero e proprio canto patriottico di rivalsa e speranza. Non si è certi se Verdi fosse consapevole dell’impatto che avrebbe avuto, fatto sta che divenne talmente famosa che le persone la intonarono anche al funerale del compositore.

Infine, nell’ultima parte, Nabucco capisce che Fenena è in pericolo, così implora il Dio ebreo di salvarla invocando il suo perdono, che viene accolto. Il re e una parte del suo esercito sconfiggono Abigaille, che si avvelena confessando le sue colpe. Il popolo ebreo viene così liberato e Zaccaria si rivolge a Nabucodonosor profetizzandogli che servendo Dio sarà un re tra i re.



Ecco qui il link per ascoltare l’aria “Va’ Pensiero”

https://www.youtube.com/watch?v=MBYmhYxEvUM