domenica 16 gennaio 2022

MITOLOGICAMENTE PARLANDO: L’INIZIO DI TUTTO

di Marta Salomone


La rubrica nasce con lo scopo di parlare di mitologia e regalarvi ispirazione o anche solo un po’ di relax leggendo di eroi e storie fantastiche tratte da diverse culture.
Dato che si tratta del primo numero direi di iniziare dal principio anche per quanto riguarda la mitologia, quindi prestate attenzione e fatevi trascinare in queste storie fantastiche raccontate dai nostri antenati.

Il mito della creazione: mitologia norrena e mitologia greca, cos’hanno in comune?

A differenza di quanto si può credere, i nordici, apparentemente molto diversi dai Greci per usi e costumi, non lo erano così tanto per credenze e divinità.
Ma partiamo dall’inizio.
Entrambi i popoli ritenevano che tutto iniziasse da un grande “vuoto”.
Per il mito greco era il Chaos, dal quale poi nacquero le prime entità: Erebo e Nyx (oscurità e notte), Tartaro (oltretomba) e Gea (la terra).
Quest’ultima governò sul creato insieme a suo marito Urano (il cielo).
Essi generarono i mostruosi Titani, che Urano fece rinchiudere nelle viscere della Terra. Il più giovane, Crono, spodestò il padre e liberò i fratelli, dando il via al suo regno.
Crono sposó sua sorella Rea (sembra strano, lo so), dalla quale ebbe molti figli, che mangió per paura di essere spodestato.
Zeus, l’ultimo nato, con l’aiuto di sua madre, sconfisse il genitore, liberando i fratelli e vincendo contro i Titani.
Il padre degli dei s’impose sull’Olimpo come Custode dell’Ordine.
Nel mito norreno le cose sono un po’ diverse.
Prima di tutto dal grande “vuoto” (Ginnungagap) si originarono due mondi distinti: il regno del freddo (Niffleheimr) e quello del caldo (Muspellheimr), dai quali nacque Ymir, un crudele gigante.
Fu nutrito dalla vacca Audumla, che non sappiamo da dove salti fuori.
In ogni caso, il sudore di Ymir creò la dinastia dei giganti, mentre la saliva della mucca generó Buri, da lui Borr, padre del famoso Odino e dei suoi fratelli.
Arriviamo finalmente alla nascita della Terra.
Questa nacque dal corpo di Ymir fatto a pezzi dai figli di Borr, che generarono il mare, il cielo e le nuvole con le ossa, cranio e sangue del gigante.
A questo punto entrano in scena due fazioni: gli Aesir, discenti di Odino, e i Vanir, dei della fertilità. Subito in conflitto per imporsi sul cosmo, le due parti risolsero le ostilità con una tregua.
Secondo gli studiosi, questi due popoli sarebbero civiltà esistite realmente. La prima, guerriera e violenta, mentre l’altra legata alla natura.
Insomma, se la genesi dei due miti vi sembra simile, non si può certo dire la stessa cosa per l’idea di “fine del mondo”.
Per i nordici tutto finirà con il Ragnarok, una battaglia tra bene e male della quale non conosciamo l’esito. Forse ripiomberà tutto nel Caos, o forse no.
Insomma, non possiamo saperlo.
I Greci non avevano un’idea precisa della fine, o non se ne interessavano.
Era credenza comune che Zeus sarebbe stato spodestato, come suo padre, ma anche su questo continueremo ad avere dubbi.
Odino era il dio supremo. Padre degli Aesir, dio della guerra e della vittoria, della poesia e dei viandanti. Possedeva una lancia infallibile dalla quale nessuno poteva salvarsi. Perderà la vita durante il Ragnarok, inghiottito dal lupo Fenrir.
Ebbene sì, gli dei norreni non erano immortali.
Simile a Zeus per i Greci.
Entrambi uccisero chi li generò ed entrambi ebbero numerose scappatelle amorose.
Thor, figlio di Odino, era il dio del tuono e della tempesta. È presente in tantissimi racconti nordici per le sue gesta. La sua forza era aumentata da tre oggetti: una cintura, che raddoppiava la potenza di chi la indossava, dei guanti di ferro ed il suo martello leggendario con la funzione simile ad un boomerang.
Corrispettivo per i Greci potrebbe essere Ares, ma il dio nordico risulta molto più umano e vicino ai mortali.
Loki, signore dell’astuzia e degli inganni, ma anche della distruzione. È una figura ambigua: in alcune circostanze amico di Odino, in altre attentatore dell’ordine cosmico.
Il suo nome deriva da “fiamma”, la stessa che donò agli uomini. Alcuni credevano che la sua figura abitasse nel focolare domestico: benefico per la casa, ma anche molto pericoloso.
È difficile trovare una divinità simile greca. Ci sono molte affinità con Prometeo, benefattore dell’umanità a discapito degli dei, che fu un eroe molto più acclamato.
Freja era la dea dell’amore sessuale, della bellezza e della seduzione, ma anche della morte e delle virtù profetiche. Dapprima divinità dei Vanir (figlia del dio del mare), fu data come ostaggio agli Aesir, per sancire la pace.
Il suo giorno sacro era il venerdì, non a caso in inglese si dice Friday.
Verrebbe naturale paragonarla ad Afrodite, entrambe bellissime ed entrambe nate dal mare, ma la dea nordica ricopriva sicuramente più ruoli.
Insomma, la mitologia norrena è affascinante ed a tratti molto simile a quella greca. Ricca di leggende e misteri, ci aiuta a conoscere meglio la storia e le usanze delle antiche civiltà nordiche.



Muspellheimr



Niffleheimr



Urano



Gea