di Asia Margaria
Da molto tempo sentiamo parlare della situazione in Iran, in particolare di ciò che riguarda le lotte delle donne iraniane.
Tutto ha inizio con Masha Amini, una ragazza che venne arrestata e uccisa dalla polizia il 16 settebre 2022 per aver indossato in modo scorretto l'hijab.
L'evento ha suscitato molto scalpore tra il popolo iraniano, soprattutto tra le donne, incentivando queste ultime a scendere in strada e a protestare per ottenere i loro diritti, le loro libertà, non solo per quanto riguarda la scelta se indossare o meno l'hijab, ma tante altre, grandi o piccole che siano e che noi possediamo già.
Ad esempio, la libertà di vestirsi come si desidera, di avere un'istruzione o più semplicemente di baciarsi in pubblico, di amare chi si vuole, la libertà di andare a ballare, di cantare, di nuotare, di divorziare dal marito, ecc…
La libertà è fondamentale. È il diritto che hanno le persone di esprimere se stesse, secondo le proprie origini o scelte. È alla base della vita di ogni essere umano ed ogni essere umano deve goderne. Come tutti, anche le donne iraniane necessitano della libertà, senza non potranno mai mostrare ciò che sono in grado di costruire per fare della loro vita il loro più grande sogno.
Quanto a noi, dobbiamo ritenerci molto fortunati, perché abbiamo la nostra autonomia e indipendenza che le donne iraniane non possiedono. Ci siamo resi conto di quanto la libertà sia importante per esempio nel periodo del covid-19, quando anche noi ne siamo stati privati nella quotidianità.
Ora che siamo tornati alla normalità, dovremmo comprendere a pieno la loro situazione, i loro sentimenti, i loro stati d'animo.
Come possiamo permettere che tutto ciò passi inosservato?
Tutto il mondo lo sa e tutto il mondo ha il dovere di unirsi alle donne iraniane e a tutti coloro che lottano accanto ad esse per offrire il suo aiuto e finalmente lanciare all'unisono un grido di libertà.