di Giovanna Burdese
L’associazione Deina di Torino organizza tutti gli anni viaggi per ricordare avvenimenti del passato.
Quest’anno ho potuto partecipare al Viaggio della Memoria al campo di concentramento di Auschwitz e al sottocampo di Birkenau.
Ora non vi voglio raccontare né del viaggio né dell’aspetto storico, tenterò solo di trasmettervi alcune emozioni per invogliarvi a fare questo viaggio non appena potrete.
Mi è stato chiesto perché lo volessi fare e con che forza d’animo, ma non si tratta né di voglia né di coraggio.
Penso che comprendere ed immedesimarsi nelle persone del passato sia l’unico modo per comprendere realmente la Storia.
Camminare dove i prigionieri vivevano, osservare quell’immenso cimitero a cielo aperto ti cambia da dentro.
Nel profondo inizi a capire realmente quegli aspetti che, se ti limiti a studiare sui libri, non comprenderai mai realmente.
Vorrei che tutti almeno una volta nella vita andassero a vistare questo immenso campo di sterminio.
Io ho potuto cambiare modo di vedere e apprezzare la mia vita.
Milioni di persone innocenti, compresi i bambini, hanno perso la vita a causa di un incomprensibile razzismo e immenso odio.
Questa esperienza ti spinge al dovere morale di vivere ogni giorno al meglio delle tue possibilità, perché la vita è una sola e per fattori esterni o interni potrebbe cambiare quando meno te lo aspetti.