domenica 7 gennaio 2024

L’IMMIGRAZIONE DAL VENEZUELA

di Morgana Piana


In questa prima edizione del giornalino scolastico di quest’anno vorrei parlare di un argomento poco conosciuto e poco trattato: l’immigrazione dal Venezuela.

Per prima cosa, per chi non lo sapesse, il Venezuela è un Paese del Sud America confinante con la Guyana, il Brasile e la Colombia, con il confine nord bagnato dal Mar dei Caraibi.

È inoltre lo Stato con più petrolio al mondo.

A causa degli attuali problemi economici, dovuti ad una potente inflazione (guardare immagine 1), a quelli politici e a quelli dovuti a un’alta criminalità, la maggior parte degli abitanti ha deciso di emigrare per un futuro migliore e nuove opportunità.

Alcuni attraverso vie marittime o aeree, altri percorrendo a piedi tutto il tragitto dal loro Paese fino agli Stati Uniti.

Molti di loro partono senza documenti o chissà quanti viveri, con pochi soldi, da dare ai trafficanti che permettono loro di passare i confini, in clandestinità, senza essere presi dalla polizia (cosa che non sempre va a buon fine).

Inoltre c'è il problema del muro eretto sotto ordine di Trump nel 1993, chiamato anche muro messicano, muro del Tijuana o muro della vergogna. Il muro è stato eretto sul confine tra Messico e Stati Uniti per fermare l’immigrazione dall’America Latina verso gli USA (guardare immagine 2). 

Ovviamente i Venezuelani non si spostano solo verso gli Stati Uniti: circa 1,1 milioni di migranti sono in Perù, altri in Cile, Equador, Caraibi, Brasile, Colombia ecc.

Oltre 7,3 milioni di venezuelani stanno emigrando altrove, molti dei quali rispediti indietro dallo Stato Messicano. Ci sono ovviamente varie associazioni (tra le quali UNHCR, cioè “The UN Refugee Agency”) che cercano di aiutare questi migranti, ma anche i migranti di tutto il mondo, come quelli siriani, africani, curdi ecc.

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