lunedì 14 aprile 2025

Domande nel vento!

di Anna Rabino

Blowin' in the wind
How many roads must a man walk down
Before you call him a man?
Yes, 'n' how many seas must a white dove sail
Before she sleeps in the sand?
Yes, 'n' how many times must the cannon balls fly
Before they're forever banned?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind.
How many years can a mountain exist
Before it's washed to the sea?
Yes, 'n' how many years can some people exist
Before they're allowed to be free?
Yes, 'n' how many times can a man turn his head,
Pretending he just doesn't see?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind.
How many times must a man look up
Before he can see the sky?
Yes, 'n' how many ears must one man have
Before he can hear people cry?
Yes, 'n' how many deaths will it take till he knows
That too many people have died?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind.
Se ne va nel vento

Quante strade deve percorrere un uomo

prima di essere chiamato uomo?

E quanti mari deve superare una colomba bianca

prima che si addormenti sulla spiaggia?

E per quanto tempo dovranno volare le palle di cannone

prima che vengano bandite per sempre?

la risposta, amico mio, se ne va nel vento,

la risposta se ne va nel vento

Per quanti anni una montagna può esistere

prima che venga spazzata via dal mare?

E per quanti anni le persone dovranno vivere

prima che sia concesso loro di essere liberi?

E per quanto tempo può un uomo girare la sua testa, fingendo di non vedere?

la risposta, amico mio, se ne va nel vento,

la risposta se ne va nel vento

Per quanto tempo un uomo deve guardare in alto

prima che riesca a vedere il cielo?

E quanti orecchi deve avere un uomo

prima che ascolti la gente piangere?

E quanti morti ci dovranno essere affinché lui sappia

che troppa gente è morta?

la risposta, amico mio, se ne va nel vento,

la risposta se ne va nel vento.


“Blowin’ in the wind” è un brano di Bob Dylan, scritto nel 1962. E’ una canzone molto significativa, dal mio punto di vista, perché non si sofferma a parlare della guerra e dei suoi orrori, come altri brani, ma basa l'intero testo su domande universali a cui non sa rispondere, perché, come dice nel ritornello, la risposta è persa nel vento.

Credo che abbia ragione: a molte di queste domande è difficile dare risposta… Ma forse prima dovremmo chiederci: come siamo arrivati a porci questi interrogativi?

Com’è possibile che in una società come la nostra ci siano ancora questi problemi? Come afferma il testo, forse le persone semplicemente non vogliono vedere o sentire cosa succede realmente nel mondo. Spesso nella vita, quando si ha un problema da cui non si è toccati personalmente, è più facile ignorarlo, sperando che si risolva da solo. 

Ho solo 15 anni e credo di non sapere niente della vita, ma penso comunque che non funzioni così; perché quel problema non se ne andrà da solo e continuerà a persistere e sarà sempre tutto più catastrofico e arriverà il momento in cui tutto sarà semplicemente troppo.

Ma come possiamo evitare che accada tutto questo? Lascio a voi la risposta…