sabato 17 maggio 2025

 

Giuseppe Arcimboldo è un pittore dell’epoca manierista che lavorò spesso assemblando frutti, verdure ed altri elementi per rappresentare volti umani. Trasferitosi a Vienna, ci regalò le “Quattro Stagioni”, una serie di dipinti che racchiudeva le allegorie delle stagioni. L’artista si serve dell’illusione della pareidolia, che fa sì che una forma casuale venga ricondotta ad una forma ordinata e riconoscibile. La “Estate” è rappresentata come una donna composta di frutta.


Giuseppe Arcimboldo, “Estate”, dalla serie “Quattro Stagioni”, 1573, 
olio su tavola, 66x50 cm, Louvre, Parigi

Il pittore norvegese Edvard Munch ci regala un dipinto, inizialmente intitolato “Notte d’estate”, che rappresenta la giovane sorella Ingrid seduta su degli scogli a Åsgårdstrand mentre contempla l’infinità del mare davanti a sé. Il dipinto, con l’atmosfera di una nordica sera estiva, racconta sentimenti di tristezza, e angoscia tramite la giovane, i colori e il momento della giornata in cui è ambientata la scena.

Edvard Munch, “Inger sulla spiaggia”, 1889, olio su tela, 126x161 cm, Museo d’arte di Bergen 


Il dipinto ha come soggetto la compagna di Renoir, Lise Tréhot, dipinta in colori caldi, che risalta davanti arbusti e fogliame di tonalità fredde. L’opera luminosa rappresenta l’armonia dell’uomo con la natura. La donna non è un ornamento, bensì parte integrante e consistente del dipinto. Ciò che ci trasmette è serenità e lucentezza in un contesto che è quello dell’avvento della Belle Époque.

Renoir, “Estate”, 1868, olio su tela, 85x59 cm, Alte Nationalgalerie, Berlino